Dato che sono un grande appassionato di cinema, mi sembrava una bella cosa scrivere due righe riguardo la Notte degli Oscar, visto anche quanto accaduto in questa ottantottesima edizione. Purtroppo io non sono mai stato bravo a scrivere recensioni, quindi ho proposto al mio amico Alessio (Cibi in arte), anche lui appassionato di cinema, di buttare giù qualche riga. Il contenuto é tutta roba sua, io ci metto solo la traduzione in Inglese (che sicuramente non renderà come la parte in Italiano) e poco altro.
Non mi resta altro da fare che augurarvi buona lettura. Gustatevi il post perché, a parer mio, merita davvero. Ale é davvero bravo a scrivere questo tipo di cose, ha uno stile molto coinvolgente :).
Comunque, bando alle ciance e via con il contenuto principale!
<< Okay dunque, facciamo due chiacchiere sulla magnifica notte delle stelle... magari anche più di due, dal momento che quest'anno mi è stata offerta dal mio amico Jacopo una collaborazione di caratura internazionale: sì, in pratica tradurrà le solite stronzate che scrivo come commento a questo straordinario evento, quindi sono autorizzato a dilungarmi per rendergli il compito più arduo.
Iniziamo dal Red Carpet. La volata dei volti noti di Hollywood all'interno del Dolby Theatre, dove invece si tiene la cerimonia vera e propria, è apprezzata soprattutto dal punto di vista estetico e per gli spunti di moda, oltre che per assistere alle interviste pre-serata dei propri beniamini facendo il tifo sfegatato dal divano.
Dal momento che sono un amante, oltre che del cinema, anche dei bei vestiti, ecco quali sono i miei personali Oscar dell'eleganza: per quanto riguarda le signore, incantevole l'abito giallo con paillettes sfoggiato da Alicia Vikander; audace e a dir poco "petaloso" il vestito della bravissima Cate Blanchett, ma la regina indiscussa della serata è la bellissima Charlize Theron e il suo maestoso abito rosso con strascico.
Per quanto riguarda gli uomini non si può non citare l'eleganza composta e decisamente british di Eddie Redmayne, il papillon bianco di Ryan Gosling e, soprattutto, lo stile dandy dello chiccosissimo Jared Leto che, come al solito, si mostra un passo avanti a tutti con una giacca dalle rifiniture rosse, un paio di pantofole e un'inedita rosa al collo firmata Gucci.
Ma ora bando alle ciance e parliamo delle statuette vere. La serata apre un po' sottotono, a differenza dell'anno scorso (qualcuno ha detto Neil Patrick Harris?), complice un lento monologo del presentatore Chris Pratt, incentrato prevalantemente sulla questione #OscarsSoWhite sdrammatizzata ("ho incontrato almeno 15 neri venendo qua") solo fino a un certo punto.
Pronti via e le statuette per le migliori sceneggiature originale e non originale vanno rispettivamente, e senza troppe sorprese, a Spotlight e La Grande Scommessa. Scelta un po' politica ma assolutamente legittima.
Torna a sorridere anche la Pixar dopo 3 anni a mani vuote, è infatti Inside Out lo scontato campione nella categoria miglior film d'animazione. Anche su questa scelta niente da eccepire.
Dopodichè inizia una lunga, inesorabile, meritata scia di vittorie di Mad Max Fury Road che fa razzia di premi tecnici: ben 6 statuette tra montaggio, scenografia, trucco e parrucco, costumi, sonoro e montaggio sonoro. Quando un film porta a casa premi tecnici c'è poco da discuture, significa che è effettivamente il migliore in quelle categorie, a differenza dei premi artistici sui quali si può discutere e filosofeggiare per giorni.
Dunque tutti i premi tecnici nelle mani di Max... alt! no, aspettate, e la fotografia?
La miglior fotografia quale potrà mai essere? Naturalmente quei dipinti d'arte della British Columbia innevata e le lande desolate dell'Argentina più selvaggia in Revenant. Con questo Oscar Emmanuel Lubezki detto "El Chivo" riesce in un'impresa mai vista prima nella storia del Cinema: vincere 3 Oscar consecutivi nella stessa categoria (l'anno scorso vinse per la fotografia di Birdman, l'anno prima per quella di Gravity).
Ad essere onesti manca all'appello un ultimo Oscar tecnico, quello che pareva destinato al grande escluso Star Wars, vale a dire gli effetti speciali. Ed ecco la prima grande sorpresa della serata: i visual effects vanno invece ad Ex Machina, film che trasforma Alicia Vikander in un robot dalla pelle trasparente che il Maestro Gianni Canova non ha esitato a definire "l'essere più erotico della fantascienza moderna".
A metà della nottata il momento più commovente, e non lo dico certo perchè sono italiano: viene annunciata che la migliore colonna sonora è quella del nostro Ennio Morricone in The Hateful Eight e l'intero Dolby Theatre lo omaggia con una fantastica standing ovation mentre lui, intimidito e commosso, dedica la vittoria alla moglie e al mitico Quentin Tarantino (che pochi giorni fa l'aveva paragonato a Mozart e Beethoven).
Non finisce poi l'Alicia Vikander Show, che viene premiata, come da pronostico, per la migliore attrice non protagonista in The Danish Girl; Eddie Radmayne quasi si commuove, ma il fortunato di turno é Michael Fassbender, a cui la vincitrice stampa un bel bacio sulle labbra confermando le voci che li vorrebbero fidanzati.
Migliore attrice protagonista è Brie Larson per Room, prima nomination e prima vittoria, una sorta di cecchino che ha sbaragliato con gran merito la concorrenza di nomi ben più altisonanti come quelli di Cate Blanchett e Jennifer Lawrence.
E ora tasto dolente, il premio per il migliore attore non protagonista era dato dai bookies praticamente già nelle mani di Sly Stallone, che dopo 6 film di Rocky senza vittorie avrebbe dovuto prendersi la sua rivincita con la performance matura offerta in Creed. "Avrebbe", perchè nei fatti l'Academy ha fatto uno sgambetto inaspettato all'attore italo-americano premiando invece Mark Rylance, la spia sovietica nell'ultima fatica di Spielberg. Anche in questo caso, smaltita la sorpresa, bisogna ammettere che non ha rubato niente.
Capitolo miglior film: spietata lotta a 3 secondo i pronostici. La spunterà il mistico e artistico Revenant (il cui regista, tra l'altro, ha incassato il secondo Oscar consecutivo per miglior regia, hai capito il messicano?!), il didascalico caso Spotlight (inchiesta giornalistica sulla bufera dei preti pedofili) o la frizzante Grande Scommessa (una drammatica commedia sul fallimento delle banche e quei pazzi che l'avevano previsto)? E' proprio il buon Morgan Freeman a rivelarcelo: Spotlight!
Beh penso che l'articolo si possa concludere qua. Buonanotte!
Paura eh?! Non prendiamoci in giro, sappiamo entrambi perchè siete arrivati a leggere fin qui, sappiamo per quale motivo avete seguito la notte degli Oscar, spendiamo due parole anche su questo capitolo cruciale.
Leonardo DiCaprio vince l'Oscar come migliore attore protagonista per Revenant! Nessuna clamorosa sorpresa, era nell'aria che il leggendario Leo avrebbe alzato per la prima volta la statuetta più pesante alla sesta nomina, dopo il Sag e il Golden Globe vinti nelle scorse settimane, con buona pace dei creatori di meme su Internet. Incredibile e viscerale la sua ultima performance, oltre che estremamente ricca di difficoltà (a meno che non vi piaccia guadare un fiume a 40 sotto zero con un pelliccione che pesa come voi sulle spalle, magari ammalati di bronchite, alle 5 del mattino).
Leo ringrazia tutti e sottolinea necessità di far fronte al riscaldamente globale, dimostrandosi un uomo di una certa levatura e impegno sociale. D'altro canto se puoi portare al tuo giorno speciale una qualsiasi supermodella, ma invece preferisci essere accompagnato da tua madre, qualcosa di speciale devi averlo.
Particolarmente dolce anche lo sguardo sognante dell'amata amica Kate Winslet al momento dell'incoronazione di Leo come Re del Cinema. Aww che teneri!
Si dimostra anche autoironico il Golden Boy di Hollywood dopo la premiazione: mentre la signorina incideva il suo nome sul premio Leo le domanda "Lo fa ogni anno?", alla sua risposta affermativa replica "Scusi, non avevo modo di saperlo".
Dal momento che mi sento un po' Nostradamus vi dico che questo non sarà l'ultimo Oscar di DiCaprio, ma soltanto il primo. Appuntamento allora al 2017, quando uscirà The Crowded Room, storia di Billy Milligan, l'uomo dalle 27 personalità. Starring...naturalmente... the Academy Award Winner Leonardo Di Caprio. >>
E questo é quanto, spero vi sia piaciuta!
A parer mio, però, manca qualcosa. Ale, come hai potuto dimenticare l'Oscar alla miglior recensione critica degli Academy Awards? Te lo meriti, é tutto tuo :)
And the Oscar goes to…. ;)
--------------
Here I am again!
Since I'm really keen on cinema, I thought writing something about The Oscars Night would be great, considering also what happened in this 88th edition. Unfortunately, I've never been a talented reviewer, that's why I asked my friend Alessio (a.k.a Cibi) to jot down a couple of lines for me. Not only is he another cinema lover, but he's also a gifted writer (I still don't know why the hell he's studying medicine, bah…) and he immediately accepted. What follows this short introduction is his work, I only translated it into English -or at least, I tried, since I'm sure I wasn't able to imitate his unique style. Apologies for that, foreign readers!!
But now it's time for me to leave the stage. I hope you'll enjoy the post because, as I said before, his style is quite unique and extremely engaging.
Anyway, let's cut to the chase and begin!
<< So, let's have a quick chat about the wonderful Night of The Stars -maybe not so quick, since this year my friend Jacopo gave me this once-in-a-lifetime opportunity to collaborate with him and be part of his famous blog: basically, he's going to translate the crappy stuff I write as comment regarding this extraordinary event, so I'm fully allowed to be as detailed as possible, just to make his task more difficult ;).
Of course, I can but begin with the Red Carpet. The arrival and the entrance of Hollywood most famous faces into the Dolby Theatre, where the real ceremony takes place, has to be appreciated mainly for its aesthetically value, besides for being the last "warm-up" before the real show begins. Here you can enjoy your favourite characters' interviews cheering for them while eating pop corn on the sofa. Since, besides cinema, I also appreciate stylish dresses, here there are my personal Oscars for the Elegance.
Ladies first: Alicia Vikander's yellow and "pailetted" dress was absolutely gorgeous, while the wonderful Cate Blanchett's one was "brave" and rather floreal.
But the uncontested queen of the evening is the beautiful Charlize Theron and her regal red dress with train.
As far as the men are concerned, I can but point out Eddie Redmayne's "clean" and typically British elegance, Ryan Gosling's white bow tie and, above all, Jared Leto's classy style: his red decorated jacket, the pair of slippers and the unconventional Gucci rose at his neck show he's definitely two steps ahead of all the others.
But now it's time to say something about the real Awards. I must say Chris Pratt's long monologue, mainly focused on the #OscarsSoWhite topic, then partly minimized ("I met at least 15 black people while coming here"), wasn't exactly the most thrilling opening, especially if compared to last year's (did anyone say Neil Patrick Harris?).
Ready, steady, go and Spotlight and The Big Short claimed the statuettes for Best Original Screenplay and Best Adapted Screenplay, respectively. Not too surprising a choice, and certainly the right one.
There's nothing to say about Inside Out being awarded as Best Animated Featured Film, which allowed Pixar to finally scoop up the statuette again after three years empty-handed; 100% deserved.
Then it was time for Mad Max Fury Road merciless solo, since it literally didn't leave a single scrap for the other movies. It raided all the "technical" Awards: that makes six statuettes for Best Film Editing, Best Visual Effects, Best Costume Design, Best Sound Mixing and Sound Editing and Best Production Design. No mercy at all, eh?
There's very little to argue about its victories: winning "technical" prizes means that the movie is the best in those categories. Stop. It's slightly different if compared to the "artistic" Oscars, whose assignments can be discussed and debated for ages.
But hold on a minute: what about the Best Cinematography? Did Mad Max claim this award as well??
Of course the best movie in this category could but be Revenant. Its pictures and shots of British Columbia landscapes covered with snow and of Argentinian most savage empty lands were truly artistic portraits of our world. Absolutely out of any other movie range.
This victory was proof once again of the tremendous ability of Emmanuel Lubezki, a.k.a "El Chivo", someone capable of winning three consecutive Oscars in the same category (Bridman and Gravity are his other two masterpieces).
To be quite honest, there's one last "technical" Award to talk about, the Oscar for Best Visual Effects, which could go only to Star Wars, the "big one" between the left behind. And here we have the first great surprise of the evening: George Lucas' creature lost to Ex Machina, where Alicia Vikander is transformed into a transparent-skin robot which the great Maestro Gianni Canova referred to as "the most erotic creature in the modern science fiction".
When they announced the winner for The Best Original Score, The Hateful Eight soundtrack by our Ennio Morricone, I couldn't keep myself from dropping a couple of tears. Such a touching moment watching the 87 year old Maestro reaching the stage with his son while being honoured by the whole Dolby Theatre with a deafening standing ovation. The acceptance speech was short, but not less moving: he dedicated the Award to his wife and to the legendary Quentin Tarantino, who a few days ago had compared him to Beethoven and Mozart.
Apparently, Alicia Vikander's show wasn't over yet, since she won, as expected, the Best Supporting Actress for her role in The Danish Girl. While announcing her name, it was Eddie Radmayne the one going emotional; but the only lucky guy here was Michael Fassbender, who was kissed warmly by the winner, proving the rumors about their relationship to be well-founded.
And then it was Brie Larson's turn to celebrate for winning the Best Actress thanks to her outstanding performance in Room, "smiting" two far more famous and fierce competitors such as Cate Blanchett and Jennifer Lawrence. First nomination and first victory, 100% accuracy for the actress, just like a practised sniper.
Now a bit of a sore subject: despite having basically already won the Best Supporting Actor for his role in Creed, according to the bookies, the Academy awarded Mark Rilance, the soviet spy in the last of Spielberg's work. This meant Stallone failed again in winning the statuette after the previous attempts with the Rocky saga. Again, got over the surprise, I have to admit that Rilance didn't steal anything.
Best Film Chapter: fierce battle between the 3 predicted competitors. Will it be the mystical and artistic Revenant, whose talented director had just been awarded for the second time in a row, the pedagogic Spotlight (an investigative report about the pedophilia among priests), or the lively The Big Short (a dramatic comedy about banks collapse and those few mad ones who had predicted it)?
Morgan Freeman announced the winner…Spotlight!!
Well, I believe we can call it a day and end this review. Goodnight to you all!!
….
Come on, did you really think I would leave you now?! We both know, dear reader, why you've been reading this post, we both know what's the main reason for which you watched the Oscars Night, so let's say a few words about this final and most important chapter.
Leonardo DiCaprio won the Best Actor for Revenant!
No surprising turns of events, everyone felt the legendary Leo was about to lift the "heaviest" statuette for the first time after not one or two, but six nominations. After winning the SAG and the Golden Globe in the past three weeks, the Oscar closed the circle. I wonder what will all the Internet meme creators do now.
His last performance was beyond words, something so very great, but at the same time extremely arduous (unless you are used to fording rivers with the very high temperature of -40°C, while wearing a mammoth-ish fur coat and, just to make it more thrilling, while having bronchitis).
Leo thanked everyone and immediately took the chance to underline the importance of preserving our planet and the environment around us. Being he involved in so many social activities and using the acceptance speech time to talk about climate change. This showed this year winner is not only a gifted actor, but also a very intelligent man and a person of stature. After all, if you are allowed to bring any super top model to your special day, but you rather come with your mother, you really have something special.
I absolutely must mention the sweet and affectionate look his beloved friend Kate Winslet gave him while he was finally taking that crown he had deserved to receive more than once.
The golden boy showed also some self-irony after the ceremony. While the woman was engraving his name on the statuette, he couldn't keep himself from asking "Do you do this every year?" and then quipping "Sorry, I wouldn't know that!" after her nod. Then he received a booklet for Oscar maintenance and asked for instructions about how he was supposed to do that. You'll better get used to it Leo!
Since I'm feeling blessed by Apollo's gift of prophecy, I'm firmly convinced this won't be DiCaprio's last Oscar, but the only the first one. We'll see with next year's The Crowded Room, the history of Billy Milligan, the man with 27 personalities. Starring, of course, the Academy Award Winner, Leonardo DiCaprio. >>
And that's all folks! I hope you enjoyed reading this long post at least as much as I enjoyed writing it! I put quite an effort to make my friend proud and to give you the best possible post to read, hope it was worth it! :)
But before bringing the curtain down, I'd like to add only one thing. Ale, how come you forgot to talk about the Oscar for the Best Review of the Academy Awards Night? Let me say you won this one, congratulations! :):)
And the Oscar goes to… ;)
Comunque, bando alle ciance e via con il contenuto principale!
<< Okay dunque, facciamo due chiacchiere sulla magnifica notte delle stelle... magari anche più di due, dal momento che quest'anno mi è stata offerta dal mio amico Jacopo una collaborazione di caratura internazionale: sì, in pratica tradurrà le solite stronzate che scrivo come commento a questo straordinario evento, quindi sono autorizzato a dilungarmi per rendergli il compito più arduo.
Iniziamo dal Red Carpet. La volata dei volti noti di Hollywood all'interno del Dolby Theatre, dove invece si tiene la cerimonia vera e propria, è apprezzata soprattutto dal punto di vista estetico e per gli spunti di moda, oltre che per assistere alle interviste pre-serata dei propri beniamini facendo il tifo sfegatato dal divano.
Dal momento che sono un amante, oltre che del cinema, anche dei bei vestiti, ecco quali sono i miei personali Oscar dell'eleganza: per quanto riguarda le signore, incantevole l'abito giallo con paillettes sfoggiato da Alicia Vikander; audace e a dir poco "petaloso" il vestito della bravissima Cate Blanchett, ma la regina indiscussa della serata è la bellissima Charlize Theron e il suo maestoso abito rosso con strascico.
Per quanto riguarda gli uomini non si può non citare l'eleganza composta e decisamente british di Eddie Redmayne, il papillon bianco di Ryan Gosling e, soprattutto, lo stile dandy dello chiccosissimo Jared Leto che, come al solito, si mostra un passo avanti a tutti con una giacca dalle rifiniture rosse, un paio di pantofole e un'inedita rosa al collo firmata Gucci.
Ma ora bando alle ciance e parliamo delle statuette vere. La serata apre un po' sottotono, a differenza dell'anno scorso (qualcuno ha detto Neil Patrick Harris?), complice un lento monologo del presentatore Chris Pratt, incentrato prevalantemente sulla questione #OscarsSoWhite sdrammatizzata ("ho incontrato almeno 15 neri venendo qua") solo fino a un certo punto.
Pronti via e le statuette per le migliori sceneggiature originale e non originale vanno rispettivamente, e senza troppe sorprese, a Spotlight e La Grande Scommessa. Scelta un po' politica ma assolutamente legittima.
Torna a sorridere anche la Pixar dopo 3 anni a mani vuote, è infatti Inside Out lo scontato campione nella categoria miglior film d'animazione. Anche su questa scelta niente da eccepire.
Dopodichè inizia una lunga, inesorabile, meritata scia di vittorie di Mad Max Fury Road che fa razzia di premi tecnici: ben 6 statuette tra montaggio, scenografia, trucco e parrucco, costumi, sonoro e montaggio sonoro. Quando un film porta a casa premi tecnici c'è poco da discuture, significa che è effettivamente il migliore in quelle categorie, a differenza dei premi artistici sui quali si può discutere e filosofeggiare per giorni.
Dunque tutti i premi tecnici nelle mani di Max... alt! no, aspettate, e la fotografia?
La miglior fotografia quale potrà mai essere? Naturalmente quei dipinti d'arte della British Columbia innevata e le lande desolate dell'Argentina più selvaggia in Revenant. Con questo Oscar Emmanuel Lubezki detto "El Chivo" riesce in un'impresa mai vista prima nella storia del Cinema: vincere 3 Oscar consecutivi nella stessa categoria (l'anno scorso vinse per la fotografia di Birdman, l'anno prima per quella di Gravity).
Ad essere onesti manca all'appello un ultimo Oscar tecnico, quello che pareva destinato al grande escluso Star Wars, vale a dire gli effetti speciali. Ed ecco la prima grande sorpresa della serata: i visual effects vanno invece ad Ex Machina, film che trasforma Alicia Vikander in un robot dalla pelle trasparente che il Maestro Gianni Canova non ha esitato a definire "l'essere più erotico della fantascienza moderna".
A metà della nottata il momento più commovente, e non lo dico certo perchè sono italiano: viene annunciata che la migliore colonna sonora è quella del nostro Ennio Morricone in The Hateful Eight e l'intero Dolby Theatre lo omaggia con una fantastica standing ovation mentre lui, intimidito e commosso, dedica la vittoria alla moglie e al mitico Quentin Tarantino (che pochi giorni fa l'aveva paragonato a Mozart e Beethoven).
Non finisce poi l'Alicia Vikander Show, che viene premiata, come da pronostico, per la migliore attrice non protagonista in The Danish Girl; Eddie Radmayne quasi si commuove, ma il fortunato di turno é Michael Fassbender, a cui la vincitrice stampa un bel bacio sulle labbra confermando le voci che li vorrebbero fidanzati.
Migliore attrice protagonista è Brie Larson per Room, prima nomination e prima vittoria, una sorta di cecchino che ha sbaragliato con gran merito la concorrenza di nomi ben più altisonanti come quelli di Cate Blanchett e Jennifer Lawrence.
E ora tasto dolente, il premio per il migliore attore non protagonista era dato dai bookies praticamente già nelle mani di Sly Stallone, che dopo 6 film di Rocky senza vittorie avrebbe dovuto prendersi la sua rivincita con la performance matura offerta in Creed. "Avrebbe", perchè nei fatti l'Academy ha fatto uno sgambetto inaspettato all'attore italo-americano premiando invece Mark Rylance, la spia sovietica nell'ultima fatica di Spielberg. Anche in questo caso, smaltita la sorpresa, bisogna ammettere che non ha rubato niente.
Capitolo miglior film: spietata lotta a 3 secondo i pronostici. La spunterà il mistico e artistico Revenant (il cui regista, tra l'altro, ha incassato il secondo Oscar consecutivo per miglior regia, hai capito il messicano?!), il didascalico caso Spotlight (inchiesta giornalistica sulla bufera dei preti pedofili) o la frizzante Grande Scommessa (una drammatica commedia sul fallimento delle banche e quei pazzi che l'avevano previsto)? E' proprio il buon Morgan Freeman a rivelarcelo: Spotlight!
Beh penso che l'articolo si possa concludere qua. Buonanotte!
Paura eh?! Non prendiamoci in giro, sappiamo entrambi perchè siete arrivati a leggere fin qui, sappiamo per quale motivo avete seguito la notte degli Oscar, spendiamo due parole anche su questo capitolo cruciale.
Leonardo DiCaprio vince l'Oscar come migliore attore protagonista per Revenant! Nessuna clamorosa sorpresa, era nell'aria che il leggendario Leo avrebbe alzato per la prima volta la statuetta più pesante alla sesta nomina, dopo il Sag e il Golden Globe vinti nelle scorse settimane, con buona pace dei creatori di meme su Internet. Incredibile e viscerale la sua ultima performance, oltre che estremamente ricca di difficoltà (a meno che non vi piaccia guadare un fiume a 40 sotto zero con un pelliccione che pesa come voi sulle spalle, magari ammalati di bronchite, alle 5 del mattino).
Leo ringrazia tutti e sottolinea necessità di far fronte al riscaldamente globale, dimostrandosi un uomo di una certa levatura e impegno sociale. D'altro canto se puoi portare al tuo giorno speciale una qualsiasi supermodella, ma invece preferisci essere accompagnato da tua madre, qualcosa di speciale devi averlo.
Particolarmente dolce anche lo sguardo sognante dell'amata amica Kate Winslet al momento dell'incoronazione di Leo come Re del Cinema. Aww che teneri!
Si dimostra anche autoironico il Golden Boy di Hollywood dopo la premiazione: mentre la signorina incideva il suo nome sul premio Leo le domanda "Lo fa ogni anno?", alla sua risposta affermativa replica "Scusi, non avevo modo di saperlo".
Dal momento che mi sento un po' Nostradamus vi dico che questo non sarà l'ultimo Oscar di DiCaprio, ma soltanto il primo. Appuntamento allora al 2017, quando uscirà The Crowded Room, storia di Billy Milligan, l'uomo dalle 27 personalità. Starring...naturalmente... the Academy Award Winner Leonardo Di Caprio. >>
E questo é quanto, spero vi sia piaciuta!
A parer mio, però, manca qualcosa. Ale, come hai potuto dimenticare l'Oscar alla miglior recensione critica degli Academy Awards? Te lo meriti, é tutto tuo :)
And the Oscar goes to…. ;)
--------------
Here I am again!
Since I'm really keen on cinema, I thought writing something about The Oscars Night would be great, considering also what happened in this 88th edition. Unfortunately, I've never been a talented reviewer, that's why I asked my friend Alessio (a.k.a Cibi) to jot down a couple of lines for me. Not only is he another cinema lover, but he's also a gifted writer (I still don't know why the hell he's studying medicine, bah…) and he immediately accepted. What follows this short introduction is his work, I only translated it into English -or at least, I tried, since I'm sure I wasn't able to imitate his unique style. Apologies for that, foreign readers!!
But now it's time for me to leave the stage. I hope you'll enjoy the post because, as I said before, his style is quite unique and extremely engaging.
Anyway, let's cut to the chase and begin!
<< So, let's have a quick chat about the wonderful Night of The Stars -maybe not so quick, since this year my friend Jacopo gave me this once-in-a-lifetime opportunity to collaborate with him and be part of his famous blog: basically, he's going to translate the crappy stuff I write as comment regarding this extraordinary event, so I'm fully allowed to be as detailed as possible, just to make his task more difficult ;).
Of course, I can but begin with the Red Carpet. The arrival and the entrance of Hollywood most famous faces into the Dolby Theatre, where the real ceremony takes place, has to be appreciated mainly for its aesthetically value, besides for being the last "warm-up" before the real show begins. Here you can enjoy your favourite characters' interviews cheering for them while eating pop corn on the sofa. Since, besides cinema, I also appreciate stylish dresses, here there are my personal Oscars for the Elegance.
Ladies first: Alicia Vikander's yellow and "pailetted" dress was absolutely gorgeous, while the wonderful Cate Blanchett's one was "brave" and rather floreal.
But the uncontested queen of the evening is the beautiful Charlize Theron and her regal red dress with train.
As far as the men are concerned, I can but point out Eddie Redmayne's "clean" and typically British elegance, Ryan Gosling's white bow tie and, above all, Jared Leto's classy style: his red decorated jacket, the pair of slippers and the unconventional Gucci rose at his neck show he's definitely two steps ahead of all the others.
The 2015 Best Actor, Eddie Redmayne |
Ready, steady, go and Spotlight and The Big Short claimed the statuettes for Best Original Screenplay and Best Adapted Screenplay, respectively. Not too surprising a choice, and certainly the right one.
There's nothing to say about Inside Out being awarded as Best Animated Featured Film, which allowed Pixar to finally scoop up the statuette again after three years empty-handed; 100% deserved.
Then it was time for Mad Max Fury Road merciless solo, since it literally didn't leave a single scrap for the other movies. It raided all the "technical" Awards: that makes six statuettes for Best Film Editing, Best Visual Effects, Best Costume Design, Best Sound Mixing and Sound Editing and Best Production Design. No mercy at all, eh?
There's very little to argue about its victories: winning "technical" prizes means that the movie is the best in those categories. Stop. It's slightly different if compared to the "artistic" Oscars, whose assignments can be discussed and debated for ages.
But hold on a minute: what about the Best Cinematography? Did Mad Max claim this award as well??
Of course the best movie in this category could but be Revenant. Its pictures and shots of British Columbia landscapes covered with snow and of Argentinian most savage empty lands were truly artistic portraits of our world. Absolutely out of any other movie range.
This victory was proof once again of the tremendous ability of Emmanuel Lubezki, a.k.a "El Chivo", someone capable of winning three consecutive Oscars in the same category (Bridman and Gravity are his other two masterpieces).
To be quite honest, there's one last "technical" Award to talk about, the Oscar for Best Visual Effects, which could go only to Star Wars, the "big one" between the left behind. And here we have the first great surprise of the evening: George Lucas' creature lost to Ex Machina, where Alicia Vikander is transformed into a transparent-skin robot which the great Maestro Gianni Canova referred to as "the most erotic creature in the modern science fiction".
When they announced the winner for The Best Original Score, The Hateful Eight soundtrack by our Ennio Morricone, I couldn't keep myself from dropping a couple of tears. Such a touching moment watching the 87 year old Maestro reaching the stage with his son while being honoured by the whole Dolby Theatre with a deafening standing ovation. The acceptance speech was short, but not less moving: he dedicated the Award to his wife and to the legendary Quentin Tarantino, who a few days ago had compared him to Beethoven and Mozart.
We're so proud of you! |
Apparently, Alicia Vikander's show wasn't over yet, since she won, as expected, the Best Supporting Actress for her role in The Danish Girl. While announcing her name, it was Eddie Radmayne the one going emotional; but the only lucky guy here was Michael Fassbender, who was kissed warmly by the winner, proving the rumors about their relationship to be well-founded.
And then it was Brie Larson's turn to celebrate for winning the Best Actress thanks to her outstanding performance in Room, "smiting" two far more famous and fierce competitors such as Cate Blanchett and Jennifer Lawrence. First nomination and first victory, 100% accuracy for the actress, just like a practised sniper.
Now a bit of a sore subject: despite having basically already won the Best Supporting Actor for his role in Creed, according to the bookies, the Academy awarded Mark Rilance, the soviet spy in the last of Spielberg's work. This meant Stallone failed again in winning the statuette after the previous attempts with the Rocky saga. Again, got over the surprise, I have to admit that Rilance didn't steal anything.
Best Film Chapter: fierce battle between the 3 predicted competitors. Will it be the mystical and artistic Revenant, whose talented director had just been awarded for the second time in a row, the pedagogic Spotlight (an investigative report about the pedophilia among priests), or the lively The Big Short (a dramatic comedy about banks collapse and those few mad ones who had predicted it)?
Morgan Freeman announced the winner…Spotlight!!
Well, I believe we can call it a day and end this review. Goodnight to you all!!
….
Come on, did you really think I would leave you now?! We both know, dear reader, why you've been reading this post, we both know what's the main reason for which you watched the Oscars Night, so let's say a few words about this final and most important chapter.
Leonardo DiCaprio won the Best Actor for Revenant!
No surprising turns of events, everyone felt the legendary Leo was about to lift the "heaviest" statuette for the first time after not one or two, but six nominations. After winning the SAG and the Golden Globe in the past three weeks, the Oscar closed the circle. I wonder what will all the Internet meme creators do now.
His last performance was beyond words, something so very great, but at the same time extremely arduous (unless you are used to fording rivers with the very high temperature of -40°C, while wearing a mammoth-ish fur coat and, just to make it more thrilling, while having bronchitis).
Leo thanked everyone and immediately took the chance to underline the importance of preserving our planet and the environment around us. Being he involved in so many social activities and using the acceptance speech time to talk about climate change. This showed this year winner is not only a gifted actor, but also a very intelligent man and a person of stature. After all, if you are allowed to bring any super top model to your special day, but you rather come with your mother, you really have something special.
I absolutely must mention the sweet and affectionate look his beloved friend Kate Winslet gave him while he was finally taking that crown he had deserved to receive more than once.
Awwww! <3 |
The golden boy showed also some self-irony after the ceremony. While the woman was engraving his name on the statuette, he couldn't keep himself from asking "Do you do this every year?" and then quipping "Sorry, I wouldn't know that!" after her nod. Then he received a booklet for Oscar maintenance and asked for instructions about how he was supposed to do that. You'll better get used to it Leo!
Since I'm feeling blessed by Apollo's gift of prophecy, I'm firmly convinced this won't be DiCaprio's last Oscar, but the only the first one. We'll see with next year's The Crowded Room, the history of Billy Milligan, the man with 27 personalities. Starring, of course, the Academy Award Winner, Leonardo DiCaprio. >>
Cheers! |
But before bringing the curtain down, I'd like to add only one thing. Ale, how come you forgot to talk about the Oscar for the Best Review of the Academy Awards Night? Let me say you won this one, congratulations! :):)
And the Oscar goes to… ;)
No comments:
Post a Comment