Saturday, 20 August 2016

Bewitched By Copenhagen!

Come da previsioni, dopo qualcosa come un viaggio, riassumere l'esperienza è d'obbligo, a maggior ragione se ultimamente gli argomenti per un buon post sul blog non crescono esattamente sugli alberi.

Ebbene sì, sono tornato da Copenhagen -purtroppo!- e non sono pronto a ricominciare.

Comunque, pensavo di suddividere il tutto in giorni, in modo da tralasciare meno cose possibili e di rendere più facile la lettura, soprattutto considerando che ci tengo a far capire quanto positiva sia stata per me questa esperienza.

Pronti...VIA!!

LUNEDÌ 8 AGOSTO: Il Giorno Della Partenza.

Non c'è molto da dire, tranne il fatto che ho finito di preparare la valigia poco dopo pranzo, quindi molto più tardi del solito, perché volevo essere sicuro al 101% di non sforare con i pesi (fatica inutile, dato che non controllano!).

Si parte da Treviso insieme ad Alessio ed ai soliti 34°C con annessa umidità. Ovviamente siamo in anticipo, ma non quanto l'altro Alessio che ci stava aspettando a Tessera già da un po'.

Sbrigata la questione controlli e trovato il gate, ci accomodiamo e inganniamo il tempo parlando del più e del meno. Penso di aver condotto una sorta di intervista riguardo alle aspettative circa la vacanza, la città, il volo, ecc...Hey, nessuno è più bravo di me a far passare il tempo parlando! ;-)

Una volta imbarcati -non sono sul finestrino, mannaggia!- ognuno si rilassa a suo modo. Poi, la partenza: tutto tranquillo, eccezion fatta per la delusione del non vedere la laguna che puntualmente è dall'altro lato dell'aereo. Che sfortuna!!

Arriviamo a Francoforte dopo poco più di un'ora (saranno state le 20 e qualcosa, quindi c'era ancora un po' di luce) e il panorama sottostante è alquanto incredibile: una distesa verde di una vastità impressionante. Solo pensare di guidare in mezzo a così tanti alberi è pazzesco, ha persino un non so che di inquietante.

Comunque, riusciamo a comunicare con il tipo del bar e a mangiare tre panini -freddi- seduti davanti al gate. Io ho osato prendendo quella cosa chiamata "focaccia caprese", ma devo dire che tutto sommato mi è andata bene, non era così male :-).

E abbiamo scoperto che il cibo e i drink offerti sui voli Lufthansa sono gratis, quindi mi pare ovvio che un bel brindisi a base di birra sul secondo volo sia d'obbligo. Volo che, a parte il fatto che nei posti a fianco dei nostri ci stava uno in barella che non era esattamente il ritratto della salute, è andato piuttosto bene. La Francoforte notturna vista dall'alto è spettacolare, comunque.

Atterraggio intorno alle 23.30 all'aeroporto di Copenhagen e già si nota il cambio di temperatura. Diciamo che faceva freschino, dai ;-).

Arrivano Giacomo e Theresa a prenderci -nel frattempo è scoccata la mezzanotte, quindi tanti auguri Jack!- e, al momento di prendere i biglietti per la metro, il primo problema (che fortunatamente non si sarebbe presentato di lì in avanti): non riesco ad acquistare il mio con la carta. Immaginate la prospettiva di non avere cash per tutta la durata della mia permanenza e potete capire quanto fossi preoccupato.

Raggiunto l'appartamento, in una zona molto carina e silenziosa (ovvio, siamo nel cuore della notte!!), un paio di partite a carte e via a nanna. Personalmente, non vedevo l'ora che quelle poche ore dal giorno passassero in fretta per uscire e iniziare finalmente la visita :-).


MARTEDì 9 AGOSTO: Un Compleanno Marittimo.


Se di solito sono mattiniero, figurarsi quando mi trovo in una città completamente nuova che non vedo l'ora di visitare: praticamente non ho dormito ;-)!

Comunque, una volta pronti, usciamo tutti e 5 e subito un panorama notevole: avevo ragione la
notte precedente, quella zona era davvero bella!

Attraversato un parco enorme e verdissimo, arriva il momento di iniziare a vivere Copenhagen un po' più come i veri danesi: in bici! È sufficiente crearsi un account associato alla propria carta per poter usufruire di biciclette con tanto di tablet, pazzesco! Quasi come a casa ;-).

Arriviamo in zona Tivoli, che comunque non era la nostra meta del giorno. Prelevati/cambiati i soldi, una foto davanti all'entrata del parco giochi ce la facciamo e poi via alla volta del centro.

In tutto ciò, il tempo è quanto di più imprevedibile si possa immaginare. Oltre al freddo di default, si alternano nuvole, sole e, occasionalmente, qualche goccia di pioggia.

Passeggiando tra le principali vie della città (su tutte, la famosa Strøget, la via pedonale più lunga d'Europa) ho avuto modo di apprezzare la bellezza di Copenhagen che, a mio parere, sta anche nella semplicità. Eccezion fatta per le chiese, le biblioteche o certi palazzi, per quanto ho potuto vedere, la maggior parte degli edifici è priva di decorazioni o fronzoli particolari. Proprio questo, unito all'impressionante varietà di colori, rende magico anche solo il camminare a Copenhagen.

Comunque, dopo tanto girovagare e altrettanto fotografare, arriviamo al celebre Nyhavn. È davvero stupendo come tutti dicono, anche se lo spettacolo migliore lo offre sotto la luce del sole o al tramonto, non con le nuvole. Anche qui, I colori delle facciate delle case riflesse sul canale sono un qualcosa di unico.

Dopo un pranzo non tanto veloce a Paper Island -un vero e proprio capannone convertito in "food market" multietnico. Sono infatti 35 le diverse nazionalità rappresentate dagli altrettanti stand. Davvero particolare. Ho provato un pollo coreano con salsa "piccante". Ora, di piccante c'era ben poco, e questa è stata un po' una delusione. Oltre a ciò, la salsa a lungo andare stomacava e, per quanto mi sia sforzato, non sono riuscito a finire tutto il piatto. Tragedia.

Finito di pranzare, è stato il momento della nostra sorpresa per il festeggiato. Beh, a dirla tutta, l'idea è stata di Theresa, noi abbiamo solo dato il nostro consenso ;-). Oh, abbiamo anche avuto il piacere di conoscere Rachad, un amico di Theresa che si è unito a noi nella gita in barca. Abbiamo quindi trascorso le successive due ore navigando nei canali della capitale danese con una barchetta noleggiata munita di motorino elettrico.

E qui si è un po' rivista l'esperienza maturata negli anni in Croazia: i motori e le barche non hanno segreti per me. Anche se devo dire che, causa vento, la corrente non era facile da affrontare. E faceva freddo!! Ciononostante, siamo riusciti a riportare a casa la barca tutta intera ;-).                                  

Per tornare a casa abbiamo preso l'autobus. Il piano era di bere qualcosa dopo cena e poi di uscire un po', ma diciamo che le condizioni non erano le migliori e quindi abbiamo optato per rimanere a casa :-).

E così passò il primo giorno.


MERCOLEDì 10 AGOSTO: 4 Eroi & La Pioggia.

Dal titolo penso si possa capire subito qual'è stato l'elemento ricorrente della giornata: di certo non il sole o il bel tempo! Stranamente, di prima mattina c'era quasi sempre la luce e pochissime nuvole in cielo. Quando però uscivamo di casa, le cose prontamente cambiavano.

Comunque, questa volta eravamo solo noi 4 baldi giovani, senza Theresa, l'unica persona effettivamente in grado di orientarsi. Forse è per questo che, anche se muniti del Gps delle biciclette, ci abbiamo messo un po' più del dovuto a raggiungere il castello di Rosenborg. 

Era quasi ora di pranzo, quindi un panino -aka 12 Euro- era d'obbligo. Come già detto, il tempo non ci ha permesso di esplorare il parco più a lungo e nemmeno di fare foto decenti, però c'è da dire che l'insieme edificio-giardino è davvero un'ottima combinazione di colori (apprezzabili pienamente con il sole!!) e merita di essere visto.

Nel frattempo arriva il primo scorcio d'acqua insieme a raffiche di vento che definire fredde è poco. Essendo intrepidi e valorosi, marciamo non curanti delle condizioni avverse in direzione del palazzo di Amalienborg, sede della regina. Sulla strada, come da programma, ci siamo fermati a Frederiks Kirke, anche nota come Marmorkirken, la chiesa di marmo. La cupola che sovrasta i palazzi circostanti è davvero notevole e per molti versi richiama quella di San Pietro a Roma.

E qui, all'uscita e in procinto di imboccare la strada dritta che collega la chiesa al palazzo, arriva il secondo e più lungo scroscio di pioggia.

Come ho già detto, non ci siamo dilungati troppo con le foto, giusto il tempo di farsi urlare dietro da una guardia per motivi sconosciuti e di rischiare la fucilazione.

Di nuovo su in bici e via verso la Sirenetta, dove quasi facciamo a botte con i diversi turisti maleducati che hanno il vizio di mettersi in mezzo proprio quando si sta facendo una foto...Bah!

Ora è il momento del terzo scroscio di pioggia. È l'ultimo, dato che non è mai realmente terminato. Morale: mezzora di bici (con il motore elettrico che decide di guastarsi in quel preciso istante) alla ricerca di un parcheggio vicino alla metro. Troviamo un parcheggio in zona Christiania (si notava già un lieve cambiamento riguardo il tipo di persone in giro). Un parcheggio con 3 posti. Ni siamo in 4. Per la prima di innumerevoli volte, Cibi è costretto a girare alla ricerca di un posto libero (cosa resa più difficile per via della pioggia).

Dopo un tempo interminabile, ci ritroviamo finalmente in metro in direzione casa -guarda un po' non piove più!-. Ci cambiamo e ci riposiamo

L'ultimo degli highligths della giornata è la cena all you can eat in un ristorante messicano che non è stata affatto male direi :-).

Questo fu il secondo giorno.


GIOVEDì 11 AGOSTO: Erba, Amici e Spese Folli Alle Giostre.

Primo e fondamentale aspetto del giorno: è bel tempo! Oltre al vento -un'anomalia molto poco anomala devo dire- splende un caldo sole.

I nostri programmi per la giornata sono un pelo differenti: saremmo tutti andati a visitare Christiania, poi io avrei preso la metro per incontrare Olivia, un'amica conosciuta un po' di tempo fa, e infine ritrovo a casa e via verso Tivoli.

Non ho voglia di perder ore a scrivere la storia di questo quartiere/comunità/città indipendente nel distretto di Christianshavn, chiunque sia interessato può informarsi su internet. Vi basti sapere che è un posto unico nel suo genere. A quanto ci è stato detto, lì chiunque è libero di esprimersi senza paura del giudizio altrui.

Purtroppo, per ovvie ragioni, è impossibile fare foto, salvo che nelle cerchie più esterne, perciò dovrete fidarvi della mia parola.

La via principale è denominata Pusher Street e penso che ci siano pochi dubbi sul motivo ;-). Ovunque ci sono delle bancarelle, ognuna che, oltre ai tradizionali souvenirs -magliette, cartoline, bracciali, pendenti, ecc...- espone anche diverse qualità di erba. Davvero notevole! E non c'erano dubbi sull'autenticità del fumo, l'odore nell'aria era piuttosto inequivocabile ;-).

Dato che di lì a 24 ore avremmo dovuto prendere un aereo, per evitare qualsiasi tipo di problema in quello che dicono essere uno dei più controllati aeroporti, ci siamo astenuti dal provare i prodotti locali ;-).

Ero d'accordo di vedermi con Olivia a Nørreport, una grande stazione della metro che si affaccia su una piazza molto trafficata.

Che dire, è stato molto piacevole. Approfittando del bel tempo, abbiamo camminato un sacco e ho avuto l'opportunità di apprezzare diversi luoghi/edifici notevoli e molto caratteristici. Fatalità, ci siamo fermati a bere qualcosa -ovviamente ho offerto io eh ;-)- lungo il tratto di fiume dove ero già passato il giorno precedente che, come ovvio aspettarsi, con il sole è tutta un'altra cosa. Abbiamo chiacchierato davvero molto (rigorosamente in Inglese  -benedetta quella volta che ho deciso di studiarlo all'università! ;-)- ) e sono molto contento di aver avuto l'opportunità di conoscerla meglio, è davvero una persona solare e simpatica. Spero di poterla rivedere presto!

Ultimo obiettivo della giornata: Tivoli. L'atmosfera che c'è appena varcata la soglia è davvero unica, davvero. Palchi, edifici a tema, attrazioni, ecc...bellissimi!!

Cosa abbiamo fatto?
-tiro a segno: ho vinto io, c'è poco da dire ;-).
-montagne russe: i due Alessio ci sono andati, io e Jack diciamo che non ci sentiamo proprio a nostro agio là sopra.

E qui l'inizio della fine: mentre aspettiamo insieme a Theresa che escano le foto delle montagne russe, noto una macchinetta con Flappy Birds: 20 tubi, un premio. 25 tubi, un premio più grande. Visto l'allenamento fatto sul cell, ho pensato "e checcivuole? Figah, come minimo arrivo a 30!". Certo, come no. Sono morto 4 volte a 19!!!!!!

Come se non bastasse, una bambina ci si è piazzata appena mi sono fermato io e tac! Al secondo tentativo hitta il 25. Ero senza parole, mi sentivo umiliato.

Ci è voluta tutta la mia forza di volontà per smettere e non andare oltre i 10 Euro spesi.

Questo fino alla macchinetta successiva: in palio Macbook e iPhone 6S, a condizione che il braccio meccanico venga fatta entrare in una sagoma. Ovviamente le misure sono giuste al millimetro e, ancora più ovviamente, c'è un trucco, un subdolo inganno. Quando si preme il pulsante, il braccio fa un infido, carognoso scattino verso l'alto, con il risultato che ci stanno sempre quei 2-3 mm che impediscono a lui di centrare la sagoma e noi di vincere il premio.

Credo che, tra tutti noi, contando le due macchinette, avremo lasciato là almeno 60-70 Euro. NO, non c'è bisogno di aggiungere niente, ci siamo già sentiti abbastanza stupidi per conto nostro, in quella fase di rimpianto per i money volatilizzati e di autocritica per l'idiozia.

Comunque, è stato divertente lo stesso :-).

Cena tranquilla a casa (Theresa è un'ottima cuoca :-) ), partitine a carte tattiche e poi a nanna perché il giorno dopo, ahimè, si parte. Sì, erano già cominciati i "non voglio tornare a casa!", "ma perché il tempo passa così in fretta?!"...credo sia normale, no?


VENERDì 12 AGOSTO: Ritorno A Casa.

E purtroppo arriviamo al giorno della partenza. C'è poco da raccontare, a parte i 17 Euro spesi per un panino e una bottiglia d'acqua all'aeroporto, gli italiani casinisti a bordo del volo da Francoforte a Venezia -perchè ci si fa sempre riconoscere?-, o il fatto che mi hanno fatto un controllo antidroga...che diffidenti che sono, vi pare che possa portare droga in valigia? ;-)

Ovviamente non volevo tornare a casa. Fosse dipeso da me, sarei ancora lì. Mi sto rendendo conto sempre di più che viaggiare è una vera e propria droga: più giri, meno voglia hai di fermarti. Anche se devo dire che, come dipendenza, non mi dispiace affatto! :-)

Ora siamo di nuovo a regime con la mia quotidianità principalmente incentrata sullo studio per il maledetto esame di Spagnolo che ho molta tanta troppa paura di non passare.

Qualche considerazione finale: tornerò sicuramente a Copenhagen, una città che in così poco tempo è riuscita a trasmettermi sensazioni uniche. Non scherzo quando dico che potrei viverci senza problemi: l'organizzazione non ha eguali, la gente è molto tranquilla e cordiale, fa fresco -magari un pelo troppo, ma ci si abitua ;-)-, è tutto ben tenuto e pulito, si parla Inglese, ... insomma, adesso sapete dove mi trasferirò quando c'avrò i soldi -molti, visto quanto costa la vita ;-)- e avrò preso questa dannata laurea che tanto mi sta facendo penare.

Ringrazio ancora i miei compagni d'avventura e soprattutto Theresa per averci ospitato -siete i meglio-, Olivia e il tempo per averci concesso una tregua.

È stata davvero un'esperienza fantastica, che spero di ripetere il prima possibile!!

Mange tak København, a presto!!!

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Of course I was going to post something after such a lovely trip, and I have the feeling this is going to be quite a big one, also considering it's the first good topic for a post in quite some time.

Yup, sadly I came back from Copenhagen and I am not ready to begin with life again.

Anyway, I was thinking of splitting the whole thing and describing each day singularly in order not to omit anything and to simplify the reading process. All this because I want you to understand how positive this whole experience has been for me.

So, ready? GO!!!



MONDAY 8th OF AUGUST: Departure Day.

There isn't really much to say, except for the fact that I finished packing right after lunch, which means way later than usual, but I did so because I wanted to be 101% sure I was within the 8kg limit for the case (useless, since they never really check!).

I had to drive Alessio, so we left together from Treviso and from the 34°C. Of course we were a bit early, but not as much as the other Alessio, who was already waiting for us at Tessera.

Dealt with the metal detector thing and found the gate, we took a seat and just let the time flow chit-chatting. God, I must have asked the two of them about their expectations with regards to the flight, the city, the whole holiday, etc...Well, thanks to me, that hours and a half literally flew!! ;-)

Once on board -I had the seat on the bloody corridor, shit!- we got ready and then the plane took off. Everything went well, except for the fact that the Laguna was on the other side. Unlucky as always!

We reached Frankfurt after one hour (I believe it was around 8 pm, so not completely dark yet) and the show below us was just astonishing: a huge amount of green was surrounding the city. Just imagine how crazy it is to drive in the middle of all those trees -maybe even a bit scaring as well-!

Anyways, we managed to communicate with the bartender and have three -cold- sandwiches to eat while waiting for the gate to open. I was feeling particularly brave that night and ordered what they had called "focaccia caprese". You know that we, as Italians, are taught never to try anything Italian-ish outside Italy, but I don't like restrictions. I must say it wasn't that bad, all things considered :-).

We had also found out that, apparently, Lufthansa gives food and drink to the passengers for free, so obviously we had to make a beer-based toast before landing in Copenhagen with the second flight. And if we don't consider the fact that on the plane, right on our left, there happened to be a gurney with a not-so-healthy person lying down, the journey was fine. Oh, and the sight of Frankfurt lighted in the dark is breathtaking, by the way.

We landed at 11.30 pm in Copenhagen and the first thing easily noticeable, ask Alessio for confirmation, was the temperature: let's say it was a bit colder than what we were accustomed to. How lovely ;-).

Then we waited for Jack and Theresa to come and get us -in the meantime, the clock struck midnight, so Happy Bday Jack!- and, when it came to buying the tickets for the tube, something scared me. Not only hadn't I managed to withdraw some cash right after landing, as planned, but also I just couldn't pay with my card for the tickets!! Just imagine my reaction as soon as the idea of not having any cash for the whole holiday popped up into my mind. Terrifying.

Anyways, we reached the flat, located in a silent -of course, it's 1 am in the night, idiot!!- and quite nice area, a couple of matches with cards and then it was time to sleep. Personally speaking, I just wanted those few hours to go by quickly. Damn, there was a whole city waiting for me just outside the window and I was so excited I didn't really sleep at all ;-).


TUESDAY 9th OF AUGUST: Happy Birthday On A Boat.

If I am more of a morning person by nature, it's quite obvious that being in a new place abroad allowed me to get up even earlier than usual :-).

 Anyways, once we were ready, the 5 of us walked out of the flat eager to begin the exploration. By the way, I had thought right the night before : that neighbourhood is really lovely!

After walking through a huge green park, it was high time to start experiencing the city like the true Danes do: by bike!! All I needed to do in order to use a bike was create a personal account and link it with my credit card (luckily, no problems this time!): amazing!! Those bikes were even provided with iPads with maps of the city and other useful features, which makes the service better than any other we have here in Italy (was a bit scared someone could steal my bike -wouldn't be the first time!-, but, again, we were in Denmark :-) ).

We reached Tivoli, but that wasn't our destination for the day. We just took a group photo at the entrance and then we went on. Oh, we also found a working ATM, so cash wasn't a problem anymore.

We have some style indeed ;-).


Meanwhile, the weather was being the most unpredictable you can imagine. Besides the obvious cold, we had clouds, sis, clouds/sun, and, occasionally, some raindrops. Quite thrilling for sure.

While strolling along the most important streets of the city (including the famous Strøget, which is said to be the longest walking path in Europe) I began to appreciate the beauty and the magic of Copenhagen, which, in my opinion, is also due to its simplicity. Except for the churches, the libraries or similar, according to what I saw, most of the buildings do not exhibit particular decorations, nor are richly adorned. However, only this and their variety of colours were enough to make me fall in love with them and with Copenhagen.

Anyways, after some intense wandering, we finally made it up to the Nyhavn. Its reputations had preceded it, so I was more or less prepared. Still, again, I was stunned by the vista of this canal  which, despite being relatively small, it's probably one of the liveliest and most energetic areas in the whole Copenhagen. A shame I was unable to fully appreciate the unique sight of the houses reflected in the water...damn clouds!!

Clouds aside, that was
breathtaking :-).


A quick lunch at Paper Island -a real warehouse converted into a multiethnic "food market". There are 35 nationalities represented by the same number of stands. Really unusual. I went for what was supposed to be a Korean spicy chicken, but which wasn't spicy at all. Moreover, they used an excessive amount of sauce, whose taste wasn't exactly the best -I can't find the right word in English, sorry!-. Sadly, I became nauseated by it and couldn't finish all the meat.

Yes, apparently there is a place where I didn't eat the whole meal. I still can't believe I wasted some food (and 12 euros as well!).

There it is! Don't be fooled, this
chicken is guilty!!


Once our appetite had been satisfied, it was time to introduce our surprise for the birthday kid: a two-hour boat trip through the city canals.

-Got to give credit to Theresa here, she had the idea and planned everything. We just gave our approval ;-)-.

Oh, and we also had the pleasure to meet her friend Rachad, who joined us for the boat trip.

Not to show off, but, considering my past experience with boats, I was the best captain, so there was unanimity when we had to choose who was to maneuvering the boat (equipped with a not so powerful electric engine).

No words needed here, I know
I'm the best ;-).


So we basically spent the next two hours sailing, taking pictures, singing happy birthdays songs while under bridges and waving at people on the banks. Actually, the wind was quite strong, therefore the boat had to be controlled carefully. And it was cold!!! That aside, no crashes with the many ferries crossing the canals at the same time as us, which is good because, judging by their size, we'd have lost pretty much always :-).

We went back home by bus and we had dinner -Theresa is a gifted cook indeed!- followed by some boozy birthday celebrations. Hey, we had follow the Danish traditions, right? It was funny indeed, though I'm not going to post any dangerous photo/video. We have a reputation to live up to ;-).

And this was all for day one.


WEDNESDAY 10th OF AUGUST: The Tale Of The Four Heroes And The Rain.

The title gives you some clues to get what was the key element of that day: of course the sun and the good weather!! Or maybe not? Actually, when we went out there WAS a really warm sun but, as we found out later in the day, the weather in Denmark changes in the blink of an eye.

Anyways, this time it was just the four of us, without Theresa, the only person capable of not getting lost easily, since she had business to deal with -or maybe she knew we were about to be completely watered, but didn't speak a word. Which of the two?-.

The good news: we got lost only a little -despite having the maps on the bikes tablet-, so we succeeded in reaching Rosenborg Castle at a decent hour: one point for the boys!

Since it was almost lunchtime, we grabbed a sandwich -a.k.a. 12 Euros- and then we went on visiting.  Sadly, there weren't the best conditions to fully appreciate the beauty of the park around the castle, nor to take good pictures. Still, I managed to somehow perceive some of the magic of the place, I'm more than sure than, in a sunny day, the visit is completely worth it!

In the meantime, we got the first bit of the storm that was to come that day, together with some lovely icy wind.

-I was fascinated by seeing most of the Danes not caring at all about the rain or the cold. They just went on visiting or jogging. Amazing!-.

We wanted to be brave as well, so we set off to Amalienborg, the palace where the queen lives. On the way to the site, we stopped at Frederiks Kirke, well-known also as Marmorkirken, The Marble Church. Its dome is really something majestic, so impressing and it somehow reminded me of the one in St. Peter Basilica in Rome.

Didn't manage to take a better
pic sadly :-(


As we came out, we met the second bit of the storm, quite a powerful one.

We didn't spend too much time taking pictures, though those 20 minutes were enough for one of the guards to start shouting at us for unknown reasons. I mean, we hadn't do anything wrong, had we? Or maybe we had?

Being scared of an execution, we went on with the visit -a.k.a we run away from the guards- and we took the bikes to reach The Mermaid. There, we almost started a brawl with some very ill-mannered tourists who were always getting in our way without waiting for their turn to take pictures. Bah!

There is some melancholy
in this statue though.


And now the third bit of the storm. It was the last one, since it never really stopped.

End of the story: we biked for 30-40 mins while it was pouring down, the electric engine ceased to work -that bike was quite heavy without the extra push-, and all the parking slots were full. We finally found something near Christiania: only, there was enough space for three bikes and we were four. This was the first time Alessio didn't find room for his bike, but not the last one. We basically waste so much time -and took so much water!- while waiting for him to find another spot.

Funny thing, it stopped raining in the exact same moment we came out of the tube near our HQ: not fair! Anyways, we had a shower and some deserved rest.

The very last highlight: the all-you-can-eat dinner at a Mexican restaurant: considering how much I did eat, I took my revenge for not finishing the chicken on the previous day ;-).

The four heroes survived the day.


THURSDAY 11th OF AUGUST: Meeting A Friend, Adventures With Weed & Crazy Spending At Tivoli

First and most important thing to say about the day: the weather was great! There was still that cold wind, but the sun was finally shining :-).

Our respective plans for the day were a bit different: we were all visiting Christiania, then I was going to catch the tube to go and meet up with Olivia, a friend I had got in touch with some time ago. Finally, after reaching the others at home, it was time of Tivoli.

Let's follow the chronological order though.

Christiania. I don't really want to spend ages writing about the story of this neighbourhood/autonomous city in the borough of Christianshavn because there would be really too much to say. If you're interested in the topic, you can look for some info on Google! I'm just going today it's a unique place, that's for sure. We were told that anyone is free to be himself/herself there. No one must be scared of showing his/her true personality.



Sadly, for obvious reasons, it is forbidden to take pictures, except for the boundaries of the area, so you'll have to trust my story.

This is as far as I could get.


The main street is called Pusher Street. No need to explain why, right? ;-)

It's just like a small market, full of stands which, in addition to the typical souvenirs -t-shirts, postcards, necklaces, bracelets, etc...- offer the biggest variety of weed possible. Really impressive! No doubt the thing was authentic, the smell was quite unmistakable :-).

Since we were supposed to fly in less than 24 hours and I am pretty much sure the security of one of the most monitored airports does not accept "impaired" passengers on board, we kept from trying the local typical products ;-).

Anyways, I met up with Olivia at Nørreport, a huge tube station that gives onto a crowded square.

I had a great time with her.  The perfect weather gave us the chance to walk a lot and I managed to see many lovely places/squares/buildings -she's a better guide than I'll ever be!-, although I mistook a library for a church at some point. In my defense, it looked like a church, I swear!! :-)

We stopped for a drink at a cafe near Peblinge Sø, one of the three lakes curving around the western margin of Copenhagen. Talking with her (in English of course, bless that time I decided to study the language! ;-) ) was lovely. The convo just flew naturally, though I don't really remember the topics -except for the weather and her plans to live in Paris-. At the same time, watching the world go by was really relaxing.

Perfect place for a coffee, isn't it? :-)


As I might have already said a couple of times, I consider myself extremely lucky and blessed for having the chance to meet such awesome people like Olivia is: I feel I'm learning a lot from moments like this, it's all stuff that's going to help me become a better person, I'm sure of it! And getting to know someone from a whole different country is always great :-).

Final chapter of our time together, the comical one -there has to be at least one when I'm around!-: I asked half of the people in Copenhagen to take a picture of the two of us, but somehow no one of them spoke English! Now, that'd be normal here, but not in Denmark where people are almost bilingual!!

Finally, I stopped a group of Chinese tourists and, with my first class hand gesturing, I succeeded. Partially, at least. The woman got she was being asked to take a pic, but apparently she didn't understand Olivia and I, and not the fountain/buildings behind us, were the main subjects :-(. Bah!

This is not the original piece of art, I
tried my best at least to
centre the two of us!


After this last "adventure", I said goodbye to her and went back to Nørreport. Who knows where and when we'll meet next time? I do hope to see her again really soon though. In the meantime, mange tak Olivia! :-)

And now, last but not least, Tivoli! The environment as soon as we got past the entrance was incredible! So many people laughing, running around and being generally happy! There were many different carousels and, even though I hate roller-coaster, I had other possibilities to have some fun :-).

A quick recap:

-I won the shooting gallery challenge.
-I spent something like 20 Euros trying to beat two of those penny arcade machines. The first one was basically Flappy Bird with the prizes at 20/25 tubes. I honestly thought I could win something, since the training with the mobile app. "It's a piece of cake for me, I can reach 30 pretty easily, or at least 26/27!". Luckily I dint say it out loud ;-).

Do you think I won? But of course not!! Not only I failed, but I scored 19 on 4 different attempts!!!

To add insult on injury, a little girl tried right after me and she hit the 25 with only two attempts!! Humiliated, without any pride left, I realized I had been defeated.

I did struggle a bit to go away: the shame was just to high to simply abandon the challenge like a loser. But the little rationality left in me suggested 10 Euros were more than enough.

Funny thing, 200 m away we found another of those machines, this time with an iPhone 6S as a prize. Well, that was some opportunity, so of course I had to try!! Basically we had to shoot an "arrow" right inside the designated area, but if it had been that easy, they wouldn't have put such prizes, right?

I couldn't listen to the voice inside my head, suggesting it was a trap, I was blinded by th possibility of going back home with a brand new mobile without spending 600 Euros.

Again, we all lost several times for a matter of millimeters (we think the ,aching made people lose on purpose though).

There's no need to further remind us we've lost a considerable amount of money there, we went on blaming ourselves for quite some time.

Anyways, except for our wallets and my pride, we had fun the same! :-)

We ended the day with a normal dinner at home -again, Theresa's a talented cook :-)-, some final game at cards and then bed. Personally, I had already begun with the "I don't want to go home!"/ "Why does time always fly?!", etc... I think it's normal when you're travelling, isn't it?


FRIDAY 12th OF AUGUST: Coming Back Home.

As always, even the greatest thing has to come to an end. There aren't really many things to recount, except for the 17 Euros sandwich at the CPH Airport, the loud Italians -we must have it in the blood!- on the last flight from Frankfurt to Venice, or the fact my luggage underwent a "drug test"...suspicious people they are, I have the word "Innocent" written all over my face, I'd never do something like that ;-).

Was it for me, I'd be still there. I'm realizing every day more that travelling is a real drug, once you get addicted to it, you'll never escape from the need of packing, saying goodbye and taking a plane to discover a new, incredible place.

Well, if this has to be my addiction, I'm totally okay with it ;-).

Now I'm back to my tedious little life, mainly focused on "studying" to pass the last bloody exam I lack before graduation. Just to be always the pessimistic one, I have a very bad feeling about it :-(.

A few final words: I'm going to visit Copenhagen again, I honestly didn't believe to fall in love with the city so deeply and in just 3 days. I got some really positive feedback while visiting and I'm not even joking when I say I'd love to live there. It really is my ideal city (form what I've seen of course! I'm not presumptuous enough to say I know everything about it): people are super kind, it's cool -maybe a bit too much sometimes, but I can live with it ;-)-, there is hardly any problem, since people there are respectful towards the rules, the city is neat and well kept, people speak English, etc... could go on forever!

Well, now you know where I'll be moving after getting my bloody degree and after saving enough money -yes, Copenhagen is one of the most expensive cities you can find!- ;-).

Now I have a couple of trips more to plan and hopefully one will involve me flying over a certain Channel. Keeping my fingers crossed!!

I want to thank my fellow adventurers again, Theresa for hosting us, Olivia and the weather for giving us a break.

It was one of the best experience I've done so far!!

Mange tak København, see you soon!!!


Another breathtaking view form the top of the tower :-)










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